Le protesi "Celine Underworld" sono state create su misura per una Cosplayer.
Questa tipologia di protesi è creata con materiali per uso odontoiatrico, resine e placche termoformabili sono utilizzate solitamente per la produzione di dispositivi medici su misura.
Costruite su misura dell'individuo, tramite calco dentale, la protesi permette di essere indossata nel modo più comodo fisiologicamente, esteticamente e fonicamente.
Sono inoltre progettate per non essere invasive all'interno del cavo orale, infatti non si riscontrano fastidi durante il dialogo, evitano i rigonfamenti
antiestetici delle labbra, inoltre sono prodotte seguendo dei parametri essenziali per la giusta occlusione tra le arcate dentali.
Trascurare questi parametri porterebbe a seri dolori e fastidio nell'uso del dispositivo.
Tra i tanti pregi delle protesi personalizzate c'è la possibilità di utilizzare nuomerose tipologie e colori di resina per riprodurre il pigmento naturale dello smalto e delle gengive.
La struttura delle protesi è creata tramite placche plastiche termo-stampate con procedimento vacuum.
Una volta stampata sul modello in gesso delle arcate dentali, la placca si adatta perfettamente come un guanto alle corone dentali permettendo così un'adesione meccanica eccellente che evita l'applicazione di fastidiosi collanti per poterle indossare.
Il materiale termo-stampato garantisce inoltre l'invisibilità dello stesso all'interno del cavo orale così da mettere in risalto SOLO gli elementi dentali modificati.
Per quanto riguarda l'iginizzazione della protesi, è necessario lavarla con acqua FREDDA e sapone ogni volta che la si indossa. E' consigliabile lavarla prima e dopo l'uso per eliminare gli odori della saliva.
Le protesi non sono utilizzabili durante i pasti, altrimenti al struttura potrebbe essere irrimediabilmente danneggiata.
Prodotte da:
Mirko Portanova
Le Protesi "Native" sono state progettate e realizzate per la produzione di un film triller/horror diretto dal regista John Real e prodotto dalla Leone production e da Francesco Memmi. Le protesi prendono proprio il nome del personaggio chiave della storia che è una "donna nativa". 
